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Se ci si vuole approcciare al modellismo ferroviario è importante imparare fin da subito a riconoscere le scale.
Le scale nel modellismo ferroviario sono il rapporto che c’è tra le dimensioni dei nostri trenini e quelle dei modelli reali che hanno fatto da riferimento.
Ad esempio, la dicitura 1:87 indica che ogni centimetro del nostro modellino corrisponde a 87 centimetri nel treno reale. In base alla scala scelta avremo treni e plastici più o meno grandi, in grado di adattarsi allo spazio disponibile nella nostra abitazione.
Le scale nel modellismo ferroviario sono importanti anche in virtù della compatibilità tra plastici e treni. A seconda della scala avremo un preciso scartamento. Acquistando modelli di dimensioni differenti ci ritroveremo a dover realizzare più plastici per poterli mettere in funzione.
Quali sono le principali scale nel modellismo ferroviario? Scopritelo insieme a noi nelle prossime righe.
Scale nel modellismo ferroviario: cosa c’è da sapere
Le scale nel modellismo ferroviario rappresentano dei veri e propri standard che i produttori si impegnano a rispettare. Ciò rende più semplice l’acquisto. Nel corso dei decenni il numero di scale si è moltiplicato, anche se solo alcune oggi hanno una grande diffusione.
Ad occuparsi di emanare precise norme su questi standard sono alcuni enti diffusi a livello internazionale. Nel Regno Unito questo ruolo spetta alla British Railway Modeling Standards Bureau, abbreviata in BRMSB. Nell’Europa continentale possiamo trovare la Normen Europäischer Modellbahnen, nota anche come NEM. Negli Stati Uniti, con sedi anche in altri Paesi, è presente National Model Railroad Association, conosciuta come NMRA. Nei prossimi paragrafi abbiamo elencato le principali scale presenti sul mercato con precisi standard. Esistono anche altre scale da usare come riferimento, ma presentano una minore diffusione o sono state del tutto dismesse nel corso del tempo. Un esempio è la scala Z0, molto presente negli anni ‘20 ma ormai dimenticata.
#1 Scale di grandi dimensioni
Attualmente le scale più grandi che possiamo trovare in commercio sono la Scala 2, o meglio conosciuta come Scala G, la Scala 1 e la Scala 0. A volte possiamo trovarle indicate con i numeri romani, diventando Scala II e Scala I.
Ecco quali sono le loro proporzioni:
- Scala 2 o Scala G – 1:22,5
- Scala 1 – 1:32
- Scala 0 – 1:48, 1:45, 1:43,5
Sono l’ideale per chi ha molto spazio a disposizione e vuole realizzare dei plastici di grandi dimensioni. Per questo sono utilizzate molto per delle vere e proprie esposizioni o all’interno di club di appassionati.
#2 Scale di medie dimensioni
Per chi preferisce delle misure nella media, che siano un compromesso tra le scale più grandi e quelle più piccole, sono disponibili la Scala S e la Scala H0. A volte la scala S può essere indicata anche come H1.
Questi modelli sono realizzati con le seguenti proporzioni:
- Scala S – 1:64
- Scala H0 – 1:87
La scala H0 è la più diffusa in Italia e in Europa. Con queste misure si possono realizzare dei plastici molto dettagliati, ma senza occupare troppo spazio rispetto alle scale precedenti. Si consiglia comunque di optare per queste soluzioni se si ha abbastanza spazio libero in casa, come una stanza in più.
#3 Scale di piccole dimensioni
Per chi ha poco spazio in casa è possibile optare per delle scale più piccole, ma ugualmente dettagliate. Stiamo parlando della Scala TT, della Scala N e della Scala Z.
Queste sono le loro proporzioni:
Per costruire dei plastici con i modelli che rispettano queste scale non serve avere un’intera stanza a disposizione. Basta un piano di medie dimensioni per avere a disposizione tutto ciò che serve per il nostro plastico.
#4 Occhio agli scartamenti
Lo scartamento è la distanza tra le due rotaie che compongono i binari. Ogni scala presenta una vera e propria varietà di scartamenti. Ad esempio, la scala H0 che, come abbiamo detto, è la più diffusa in Italia e in Europa, presenta quattro scartamenti: normale pari a 16,5 mm; metrico con un valore di 12 mm; ridotto con una distanza di 9 mm; industriale con una misura di 6,5 mm.
Per questo al momento dell’acquisto vero e proprio non bisogna dimenticare la compatibilità anche riguardo allo scartamento. Uno scartamento troppo grande o un valore troppo piccolo ci impedirebbero di sistemare il trenino correttamente all’interno del plastico.
Tutti questi dati sono elencati sulla confezione stessa. Quando invece si acquista online bisogna fare molta attenzione ai dati nella descrizione del prodotto, così da verificare che tutto sia compatibile prima di ogni acquisto. Lo stesso vale quando ci si rivolge al mercato dell’usato. Un buon suggerimento è quello di indicare il tipo di scala e di scartamento direttamente all’interno del vostro annuncio, così da non incappare in equivoci con altri appassionati.
Le scale più diffuse: pro e contro
Solo alcune scale presentano una diffusione capillare all’interno del mercato del modellismo ferroviario. A volte la diffusione può cambiare anche in base all’area geografica. Ad esempio, la scala TT è tipica dell’Europa orientale, mentre nel resto dei Paesi europei è molto difficile da trovare.
#1 Scala 1
La Scala 1 è tra le scale più apprezzate da coloro che vogliono realizzare plastici di grandi dimensioni. Questi modelli di treni sono abbastanza voluminosi, ciò favorisce una grande attenzione per i dettagli. Gli appassionati di modellismo ferroviario scelgono questi modelli proprio per poter ammirare delle riproduzioni il più possibile fedeli. Sono quasi tre volte più grandi rispetto ai modelli H0, i più diffusi in Italia.
Queste dimensioni sono molto utili quando si vuole realizzare un plastico da esposizione, da sistemare in negozi, locali o in altri punti strategici. Ad esempio, in un negozio specializzato un plastico in Scala 1 potrebbe fare davvero una bella figura.
Il vero ostacolo alla realizzazione di un plastico in Scala 1 è lo spazio necessario. Per ottenere un tracciato soddisfacente bisogna avere a disposizione una superficie superiore alla media. Inoltre, questi modelli sono piuttosto rari, ciò rende difficile trovarli all’interno del mercato dell’usato.
#2 Scala H0
La Scala H0 trae il suo nome dal tedesco. H0 sta per Halb-Null, che in tedesco significa “metà zero”. La diffusione dei modelli realizzati seguendo questo standard è iniziata soprattutto negli anni ‘50, ma ben presto è diventata la scala dominante in buona parte d’Europa. Basta pensare che in Italia le aziende che producono modellini ferroviari hanno un catalogo quasi interamente composto da prodotti in scala H0.
La Scala H0 è un perfetto compromesso tra dimensioni, attenzione per i dettagli e giocabilità. Con le loro dimensioni, i trenini possono essere maneggiati anche dai bambini. In più sono abbastanza grandi da essere montati e dipinti senza troppo difficoltà, nel caso in cui si scelga un kit di montaggio piuttosto di un modello già pronto.
Sono presenti varie linee di prodotti, che si differenziano anche in base alla fascia di prezzo. Il mercato dell’usato è molto florido e si possono trovare molti gruppi di appassionati impegnati nella compravendita di modelli.
#3 Scala N
La Scala N è, tra le scale di piccole dimensioni, la più diffusa. Il termine N deriva dal primo scartamento proposto per questi modelli, pari a 9 mm. La parola “nove” nella maggior parte delle lingue europee inizia proprio per la lettera N. Oggi oltre allo scartamento di 9 mm sono presenti anche altre alternative.
La sua storia è piuttosto recente e risale agli anni ‘60. In Italia non ha incontrato una diffusione capillare quanto la H0, anche se non mancano gli appassionati che hanno collezionato modellini e hanno prodotto plastici seguendo questo standard.
Le dimensioni di questi modellini sono circa la metà rispetto alla scala H0. Per questo sono la soluzione ideale per coloro che vogliono realizzare dei plastici di dimensioni ridotte, senza occupare troppo spazio in casa. Basta un semplice tavolo per ottenere un risultato degno di nota.
Le piccole dimensioni sono al tempo stesso un contro, perché ci impediscono di ammirare tutti i dettagli del mondo dei treni, nonostante la grande attenzione messa nella realizzazione di questi prodotti da parte di artigiani e aziende.
Non solo treni: l’importanza di un plastico in scala
Finora abbiamo analizzato l’effetto delle scale sui modellini ferroviari e sulla realizzazione dei binari, che devono avere uno scartamento ben preciso. Non possiamo dimenticare che un plastico è composto anche da molti altri elementi, che a loro volta devono essere perfettamente in scala. Un plastico realizzato in maniera superficiale potrebbe mostrare facilmente i suoi difetti agli spettatori.
Per uno scorrimento fluido dei trenini sui binari bisogna porre grande attenzione alla grandezza delle gallerie, nel caso in cui siano presenti. Una galleria troppo stretta può ostacolare il passaggio del modellino, mentre una galleria troppo ampia diventa poco plausibile.
Il paesaggio, composto da alberi e da altri elementi, a volte anche di origine umana, di solito non ostacola il passaggio del treno, ma è ugualmente utile realizzarlo in scala. Solo in questo modo otterremo un effetto il più realistico possibile. Alberi troppo grandi o troppo piccoli, ad esempio, non sono belli da vedere. Costruire un plastico con le giuste dimensioni può fare la differenza quando si vuole un lavoro preciso e da veri professionisti.
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