Il modellismo ferroviario, detto anche ferromodellismo, è un hobby dove è importante operare una buona raffigurazione della realtà.

Sia che si tratti di modellismo ferroviario statico, come i diorami, sia che si tratti di modellismo ferroviario dinamico, come nel caso dei plastici, è necessario che tutto all’interno della struttura sia perfettamente omogeneo. Un modellino di treno che si rifà a un preciso modello storico deve essere immerso in un’ambientazione coerente. Non conta solamente la scala: sono i dettagli a dimostrare la qualità di ogni singolo plastico o diorama.

Ecco perché sono nate le cosiddette epoche ferroviarie, dei blocchi temporali che coprono un determinato numero di anni. In questo modo è possibile avere degli elementi di riferimento per organizzare al meglio il nostro lavoro. Queste epoche si ispirano all’evoluzione che i treni reali hanno avuto nel corso dei secoli.

Treni e ferrovie: quali sono stati i cambiamenti principali

Prima di esporre il tema delle epoche ferroviarie è utile dare alcune informazioni sullo sviluppo storico del settore ferroviario. La diffusione dei treni inizia al termine della Prima Rivoluzione Industriale e prosegue per tutto il XIX Secolo. Nel secolo che va dal 1800 al 1900 sono i treni a vapore a dominare. Dal punto di vista meccanico ci sono state delle evoluzioni, ma niente di realmente rivoluzionario.

I veri cambiamenti arrivano nel XX Secolo, quando il progresso scientifico permette di sfruttare nuove tecnologie. Nascono i treni trainati dall’elettricità e quelli invece mossi da combustibile fossile. Questo sviluppo è molto discontinuo e varia da Paese a Paese. Studiando quest’ambito della storia potremo notare forti differenze, ad esempio, tra gli Stati Uniti e l’Italia. Anche all’interno della stessa Europa è difficile, almeno fino alla metà del XX Secolo, trovare una reale omogeneità.

La seconda metà del XX secolo e l’inizio del XXI secolo porta a numerose novità, tra cui l’introduzione dei treni ad alta velocità, mezzi innovativi e in grado di ridurre di molto i tempi per ogni singolo tragitto.

Epoche ferroviarie: cosa sono

Dopo aver affrontato un rapido excursus sull’evoluzione delle ferrovie e dei treni possiamo tornare al nostro focus: il modellismo ferroviario. Per realizzare un plastico ad opera d’arte è importante aver chiara l’epoca di riferimento. In base all’epoca potremo scegliere i giusti modelli di treno, utilizzare dei binari adeguati e organizzare il paesaggio in modo da rispettare perfettamente l’epoca di riferimento. A seconda del Paese scelto e dell’epoca ferroviaria dovremo preparare edifici differenti e anche vestire in maniera diversa gli eventuali abitanti del nostro diorama o plastico. Non bisogna sottovalutare la segnaletica, che nel corso dei decenni è andata incontro a fortissimi cambiamenti.

Le epoche possono variare da Paese a Paese, per cui non abbiamo un riferimento univoco. In rete sono disponibili numerosi schemi a cui possiamo affidarci. In questo articolo troverete specifiche indicazioni sull’Italia (che ha molto in comune con il resto dell’Europa Continentale) e sulla Gran Bretagna, il Paese che per molto tempo ha rappresentato una vera e propria culla per il ferromodellismo.

Per chi vuole scendere ancora di più nei dettagli sono disponibili dei “periodi”, delle suddivisioni più piccole per ogni singola epoca. La scelta dei periodi è indicata per chi vuole realizzare un lavoro molto certosino e scrupoloso, recuperando informazioni più specifiche possibili su un determinato momento della Storia.

#1 Epoche ferroviarie in Italia e in Europa Continentale

Quando si vuole realizzare un plastico o un diorama che sia ispirato alle ferrovie e ai treni italiani si può scegliere tra sei differenti epoche. Queste sezioni arrivano fino ai giorni nostri. Ecco quali sono.

  • Epoca I (1)

La prima epoca che incontriamo è quella che va dall’arrivo dei primi treni in Italia fino al 1925. Si tratta di un periodo molto lungo e poco omogeneo al suo interno. Le reti ferroviarie nel XIX Secolo erano poche e molto frammentate tra di loro, con pochi collegamenti. Dal punto di vista estetico una delle caratteristiche principali è l’uso del colore verde per le carrozze dei passeggeri. I treni sono quasi tutti a vapore, con poche eccezioni.

  • Epoca II (2)

La seconda epoca occupa vent’anni e va dal 1925 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945. Il vapore resta il tipo di energia dominante, anche se iniziano a comparire anche dei treni mossi da energia elettrica. Il trasporto ferroviario si amplia, così da rendere l’esperienza più piacevole per i viaggiatori. In questo periodo si può notare la diffusione di vagoni ristorante e di carrozze letto. Un dettaglio da non sottovalutare è la segnaletica: prima di questo periodo era esclusivamente meccanica, ma in questi anni diventa sia luminosa che elettromeccanica.

  • Epoca III (3)

La terza epoca copre il ventennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Di solito si indica come il periodo che va dal 1945 al 1965. Come ferrovie e segnaletica non ci sono particolari cambiamenti, mentre il vapore inizia a essere abbandonato. I nuovi treni sono mossi da energia elettrica e dal diesel, un carburante fossile.

  • Epoca IV (4)

La quarta epoca va dal 1965 al 1985. Secondo alcuni arriva anche al 1990. Il vapore scompare del tutto dal panorama ferroviario. La segnaletica e i sistemi merci vanno incontro a una unificazione, grazie a delle norme internazionali. Possiamo notare un vero e proprio cambiamento, con la sostituzione quasi totale dei vecchi treni e dei motori obsoleti.

  • Epoca V (5)

La quinta epoca ci porta molto vicini ai nostri giorni. Indicativamente va dal 1985 al 2005. In questo periodo la grande innovazione è rappresentata dai Treni ad Alta Velocità, che appaiono nei vari Paesi dell’Europa Occidentale. Un dettaglio a cui fare particolare attenzione sono le stazioni, che iniziano a essere ristrutturate e rivisitate secondo un nuovo concetto di estetica e di funzionalità.

  • Epoca VI (6)

L’ultima epoca (almeno per ora) è la sesta, che copre il periodo che va dal 2005 al nostro presente. Le imprese di trasporto pubblico iniziano a essere insidiate dalla concorrenza delle imprese private, che nascono sia in Italia che all’estero. Le locomotive elettriche reostatiche vengono rimosse e sostituite.

#2 Epoche ferroviarie in Gran Bretagna

Nel mondo del modellismo ferroviario britannico si tende a optare per una suddivisione molto differente. Le epoche ferroviarie in questo caso sono ben nove, e permettono di avere dei riferimenti molto precisi sui singoli periodi storici. Di seguito trovate le epoche e le loro caratteristiche principali:

  • Pioneering

La prima epoca va dal 1804 e prosegue per quasi tutto il secolo, concludendosi nel 1875. Si tratta del periodo che rappresenta la nascita del settore ferroviario, dove a essere protagonisti erano i treni a vapore.

  • Pre-Grouping

La seconda epoca è contraddistinta dalla presenza di diverse compagnie ferroviarie regionali, di piccole e medie dimensioni. Va dal 1875 fino al 1922.

  • The Big four

Gli anni ‘20 portano grandi novità nel settore ferroviario britannico. Dal 1922 al 1947 sono a tutti gli effetti quattro compagnie di grandi dimensioni a gestire la rete ferroviaria. Le compagnie in questione sono la SR, la GWR, la LNER e la LMS.

  • British Railways “Early Crest”

Dopo la Seconda Guerra Mondiale arrivano i primi treni della British Railways. Dal 1948 al 1956 è utilizzato il primo logo, che possiamo trovare su molti modellini di treni. Da questi anni, così come accade in Europa Continentale, è possibile notare il progressivo abbandono del vapore.

  • British Railways “Late Crest”

Ben presto la British Railways ha cambiato il suo logo, mantenendolo per quasi dieci anni. Questa epoca ferroviaria va dal 1957 al 1966.

  • British Railways Blue Pre Tops

In questo caso parliamo di un’epoca ferroviaria davvero breve: solo 4 anni, dal 1967 al 1971. I treni sono caratterizzati da una livrea blu, mentre il logo viene rivoluzionato, diventando l’iconico a “doppia freccia”.

  • British Railways Blue Tops Era

Torniamo a epoche più lunghe, con un periodo che va dal 1972 al 1982. La livrea resta blu, ma il frontale dei treni è contraddistinto dal colore giallo. I veicoli sono numerati in maniera differente.

  • British Railways Sectorisation

Ci avviciniamo al presente con la penultima epoca ferroviaria britannica, che copre gli anni dal 1982 al 1993. La livrea blu viene dismessa e ogni servizio ha una specifica livrea, così da renderli facilmente riconoscibili.

  • Post Privatisation

L’ultimo periodo vede l’arrivo della privatizzazione, come successo in Europa Continentale. L’arrivo di nuove compagnie porta alla nascita di modellini di treni differenti. Il classico logo a doppia freccia, che fino a questo momento ha rappresentato la British Railways, inizia a essere usato per segnalare genericamente le ferrovie.

Conclusione

Le epoche storiche sono un elemento fondamentale per un ferromodellista che vuole attenersi il più possibile alla realtà. Cercare una buona omogeneità non serve solo all’interno dei diorami, ma anche per i plastici. Vedere su un unico tracciato treni dello stesso periodo storico può essere molto suggestivo, così come assistere alle fermate in stazioni ricostruite seguendo lo stile di una specifica epoca. A proposito: per gestire i movimenti dei treni e delle fermate non c’è niente di meglio di un buon plastico ferroviario digitale.

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