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Il modellismo ferroviario è un hobby che prevede la massima attenzione per ogni dettaglio. Ciò non vale solamente per i modellini in scala, che devono essere perfette riproduzioni di modelli esistenti nella realtà, ma anche per la realizzazione del plastico vero e proprio. Per questo è importante effettuare una buona progettazione, a partire dalla scelta dei tracciati plastici ferroviari.
A seconda del tracciato scelto potremo realizzare plastici e diorami con specifiche caratteristiche, in grado di rispondere al meglio alle nostre esigenze.
Inoltre non bisogna dimenticare che i tracciati vanno progettati tenendo in considerazione non solo la forma, ma anche altri fattori, come ad esempio l’ampiezza delle curve, la pendenza del percorso e l’eventuale presenza di scambi ferroviari. In questo articolo abbiamo elencato tutto ciò che c’è da sapere sui tracciati dei plastici ferroviari.
Tracciati Plastici Ferroviari: consigli per i neofiti
Nei prossimi paragrafi troverete tanti consigli e suggerimenti utili, validi sia per chi è alle prime armi, sia per i modellisti ferroviari che hanno già esperienza in questo settore. Per i neofiti il miglior consiglio che si può dare è quello di non esagerare, e di iniziare con un plastico di dimensioni ridotte. In questo modo è possibile fare la giusta esperienza anche attraverso qualche errore. Per diventare degli ottimi modellisti ferroviari ci vogliono tempo e pratica.
In alternativa ci si può affidare a dei progettisti esperti, che possono occuparsi di realizzare dalla A alla Z il nostro plastico, o che possono assisterci nella progettazione. Avere al proprio fianco un esperto può fare la differenza. Si tratta di un’ipotesi da non sottovalutare.
Tracciati Plastici Ferroviari: cosa c’è da sapere
Prima della progettazione vera e propria è utile mettere in chiaro alcuni dettagli di base, primo fra tutti la scala di riduzione. Ogni plastico va costruito seguendo una specifica scala. Nel modellismo ferroviario sono disponibili diverse scale di riduzione, ben indicate sulla confezione del modellino di treno che stiamo andando ad acquistare. In Italia la più diffusa è la scala H0, che rappresenta un buon compromesso tra giocabilità e cura per i dettagli. In alternativa si possono acquistare trenini più grandi, come ad esempio quelli in scala 1 o in scala G, o più piccoli, come quelli in scala N o in scala Z. A seconda della scala scelta potremo progettare dei tracciati per i plastici ferroviari di varia grandezza.
Il secondo fattore utile per una buona progettazione è lo spazio a nostra disposizione. In base alla grandezza della superficie che vogliamo destinare per il plastico potremo organizzare tracciati molto differenti. Nei prossimi paragrafi andremo ad analizzare a tal proposito gli schemi più diffusi a cui si può fare riferimento durante la progettazione.
Infine bisogna valutare fin da subito se si vuole realizzare un plastico ferroviario digitale o analogico. I plastici analogici non permettono il controllo dei singoli modellini, per cui il modellista ferroviario deve organizzare i tracciati all’interno dei plastici e gli scambi in maniera tale che i trenini non si scontrino tra di loro. Utilizzando una moderna centralina digitale, al contrario, è possibile gestire individualmente i vari modellini di treno presenti sul tracciato.
Tracciati Plastici Ferroviari: come si progettano
Dopo aver valutato con attenzione i dettagli indicati nel paragrafo precedente possiamo avvicinarci alla progettazione dei tracciati dei plastici ferroviari. Fino a qualche anno fa per progettare un plastico era necessario munirsi di carta, penna e vari strumenti. Oggi fortunatamente la situazione è cambiata, grazie alla diffusione dei computer e delle tecnologie digitali. Sul mercato sono disponibili diversi software che consentono di progettare un plastico ferroviario nei minimi dettagli. Alcuni permettono anche di effettuare delle renderizzazioni, così da poter visualizzare il tracciato attraverso dei modelli 3D. Si tratta di un’ottima soluzione, accessibile anche ai meno esperti.
A volte questi software possono essere a pagamento, ma in molti casi sono presenti delle versioni di prova, che possono aiutarci a valutare quale programma risponde meglio alle nostre esigenze. L’esperienza del modellista ferroviario può fare la differenza. Chi è alle prime armi potrebbe preferire dei software più semplici e immediati, mentre i più esperti prediligono programmi più completi, in grado di organizzare il tracciato ferroviario fin nei minimi dettagli.
#1 Pendenza e curve
Durante la progettazione dei tracciati dei plastici ferroviari sono diversi gli elementi da valutare, a partire dalle curve. Curve troppo strette potrebbero provocare dei deragliamenti, soprattutto se il modellino di treno si muove ad alta velocità. Il suggerimento è di analizzare l’ampiezza delle curve anche in base al resto del tracciato: dopo un lungo rettilineo, dove il trenino prende velocità, è meglio inserire una curva dolce, piuttosto che una troppo angolata.
Occhio anche alla pendenza. Una pendenza eccessiva in salita potrebbe rallentare la fluidità di tutto il plastico. Allo stesso modo la troppa pendenza in discesa potrebbe far acquistare al treno troppa velocità, con il rischio di perdere il controllo del trenino. Un buon equilibrio è fondamentale.
Cosa sono gli schemi?
All’interno del modellismo ferroviario si sente spesso parlare di schemi. Gli schemi rappresentano le differenti tipologie di tracciato che si possono utilizzare come base nella costruzione di un plastico ferroviario. Di seguito troverete elencati tutti i principali schemi, insieme alle loro caratteristiche. Scegliere lo schema più adatto alle nostre esigenze può fare la differenza. Ecco perché nell’analisi di ogni tipologia di schema troverete anche i loro pro e i loro contro, per consentire di effettuare una valutazione più completa possibile.
#1 Gli schemi più semplici: lo schema lineare e lo schema a L
Lo schema lineare è quello più consigliato ai neofiti che si stanno approcciando al mondo del modellismo ferroviario. Di solito si tratta di schemi poco elaborati, con una forma rettangolare o quadrata. I quattro rettilinei sono interrotti da curve lente e prive di rischi. Uno dei principali vantaggi di questo tipo di schema è la possibilità di sistemarlo davvero ovunque. Non richiede molto spazio, soprattutto con le scale di riduzione più piccole. Si può anche scegliere per plastici più grandi, progettati per occupare un’intera stanza.
Un altro schema che non richiede particolari abilità da parte del progettista è lo schema a L. Il nome dello schema deriva dalla forma della lettera L. Rispetto allo schema lineare richiede molto meno spazio, ed è utilizzato soprattutto da chi vuole costruire dei tracciati stretti ma che si sviluppino in lunghezza. Il percorso può risultare più divertente e emozionante rispetto a quello di uno schema lineare. Vista la presenza di lunghi rettilinei suggeriamo di fare attenzione alle curve, che devono avere la giusta ampiezza per evitare potenziali deragliamenti.
#2 Gli schemi più elaborati: lo schema perimetrale, lo schema walk-in e lo schema shelf-layout
Tra gli schemi più elaborati e che richiedono maggiore esperienza in fase di progettazione troviamo lo schema perimetrale. Può essere una buona idea per chi vuole occupare un’intera stanza per il proprio hobby. Il tracciato in questo caso si muove lungo il perimetro della stanza, consentendo di raggiungere facilmente ogni singolo punto del progetto. L’effetto dal punto di vista scenografico è molto suggestivo, e ci permette al tempo stesso di non occupare con il plastico tutta la superficie della stanza, che possiamo usare anche come “laboratorio” per la nostra passione.
Quando i plastici sono molto estesi bisogna considerare il fattore dell’accessibilità. Per questo sono nate soluzioni come lo schema walk-in, che ci permette di camminare all’interno del plastico, con degli spazi lasciati liberi proprio per permettere lo spostamento sia al modellista che a eventuali spettatori. Questa tipologia di schema è scelta soprattutto per i tracciati di grandi dimensioni, dove sarebbe altrimenti difficile raggiungere ogni zona del plastico. Molti optano per questo schema per le esposizioni da tenere durante le mostre o anche nei negozi specializzati, ma non mancano modellisti ferroviari che hanno scelto lo schema walk-in per i loro plastici casalinghi.
Unendo caratteristiche degli schemi walk-in con quelle degli schemi perimetrali è nato lo schema shelf-layout. Questo tipo di tracciato è tra i più innovativi, e mette al primo posto la ricerca della massima accessibilità di ogni punto del plastico. Anche scenograficamente è molto bello da vedere. In molti casi i modellisti che progettano tracciati con schemi shelf-layout preferiscono creare dei tracciati su più livelli, in maniera indipendente l’uno dall’altro.
#3 Perché un tracciato deve essere facilmente accessibile?
Nei paragrafi precedenti è stata citata più volte l’accessibilità del plastico, ossia la possibilità di poter raggiungere senza ostacoli le varie aree che compongono il nostro progetto. Molti potrebbero sottovalutare questo fattore, che deve invece essere tenuto altamente in considerazione. Con il passare del tempo potrebbero avvenire vari imprevisti: alcune parti potrebbero rompersi per l’usura ad esempio, richiedendo così una sostituzione. Nei plastici ferroviari più estesi il rischio è quello di dover camminare all’interno del plastico stesso, aumentando la possibilità di provocare danni con i nostri passi. Per questo soluzioni come gli schemi walk-in possono venirci in forte aiuto.
Conclusioni
Al termine di questo articolo avete tutte le informazioni necessarie per iniziare a progettare il vostro plastico personale. Nel tempo e acquisendo maggiore esperienza sarete in grado di realizzare dei tracciati per i plastici ferroviari più elaborati e divertenti. Non dimenticate di fare attenzione a ogni singolo dettaglio.
Se siete alla ricerca di un preventivo per il vostro nuovo plastico o se avete bisogno di una consulenza non esitate a contattarmi.