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Il modellismo ferroviario è un hobby che permette di acquisire numerose competenze. Non si tratta solamente di montare dei binari e metterci sopra un modellino di treno. Bisogna considerare numerosi altri fattori, come ad esempio la scala, lo scartamento e lo scherma. In questo articolo il nostro obiettivo è quello di analizzare i principali schemi plastici ferroviari, che rappresentano la base su cui andare a realizzare il proprio lavoro. Scegliere lo schema è utile sia per i plastici, tipici del modellismo ferroviario dinamico, sia per i diorami, che caratterizzano invece il modellismo ferroviario statico.
Lo schema, in sintesi, è il percorso che devono seguire i modellini di treno.
In base allo schema si va a costruire la struttura vera e propria, aggiungendo elementi come i centri abitati, le montagne e la vegetazione. Continuate a leggere se volete saperne di più sugli schemi dei plastici ferroviari.
Schemi Plastici Ferroviari: quali sono
Esistono diverse tipologie di schemi per i plastici ferroviari. Si va da quelli più semplici, come gli schemi lineari, agli schemi più elaborati, come ad esempio quelli a shelf-layout. Nella maggior parte dei casi si preferisce iniziare da schemi base, per poi realizzare dei plastici più elaborati con il passare del tempo. Ciò non toglie che non esistano reali limiti anche per i meno esperti.
Ogni schema ha i suoi pregi e i suoi difetti. Per questo per chi è alle prime armi consigliamo di chiedere l’ausilio di un esperto nel settore, in grado di valutare quali sono le opzioni migliori per ogni caso specifico. Di seguito abbiamo elencato i principali schemi tra cui è possibile scegliere.
#1 Schema lineare
Lo schema lineare è il più semplice. Nella maggior parte dei casi questi schemi hanno quattro lati, con curve tonde e poco angolate. Non richiede particolari abilità per essere realizzato, ed è molto facile da sistemare in ogni stanza. Serve solamente uno spazio quadrato o rettangolare in cui posizionare il plastico. Per tale ragione possiamo optare per questo schema per strutture di qualsiasi dimensione, sia grandi che piccole. Lo schema lineare è il più scelto dai modellisti ferroviari alle prime armi che vogliono entrare in questo mondo con un tracciato semplice da gestire.
#2 Schema a L
Lo schema a L ricorda la forma dell’omonima lettera. Non è uno schema complesso e risulta piuttosto facile da sistemare. Uno dei suoi principali vantaggi è la possibilità di utilizzare al meglio lo spazio, con tracciati più lunghi e al tempo stesso più stretti. In questo modo si può limitare di molto la superficie della stanza occupata dal tracciato. Può essere una buona soluzione anche per gli appassionati di modellismo ferroviario che desiderano un percorso meno prevedibile e banale. Può andar bene sia per i meno esperti, sia per chi ha maggiore dimestichezza con la progettazione di plastici ferroviari.
#3 Schema perimetrale
Lo schema perimetrale è uno di quelli più estesi. Di solito si opta per questa soluzione quando si vuole dedicare al proprio hobby un’intera stanza. Lo schema ricopre il perimetro, permettendo ai modellini di treno di muoversi intorno a noi. Come soluzione è molto scenografica, ma è anche comoda: lo spazio all’interno della stanza resta libero e, inoltre, possiamo raggiungere senza difficoltà ogni punto del plastico per eventuali guasti o modifiche. La struttura del tracciato è più elaborata rispetto a un classico schema lineare, per questo è importante fare attenzione a come si sistemano curve e angoli.
#4 Schema walk-in
Tra le soluzioni più moderne e innovative troviamo lo schema walk-in, apprezzato soprattutto da chi ha a disposizione molto spazio. L’obiettivo di questo schema è di permettere al ferromodellista di muoversi liberamente all’interno del plastico, così da intervenire per riparare delle zone o per adottare qualsiasi tipo di cambiamento. Si tratta di una opzione che consigliamo a chi vuole far “visitare” agli altri il proprio plastico, entrando al suo interno e osservandolo da una nuova prospettiva. Vale sia nel caso di un plastico casalingo, sia quando si progetta un plastico da esposizione da posizionare in negozi, musei e mostre. Va da sé che questo schema è difficile applicarlo su strutture di piccole dimensioni.
#5 Schema shelf-layout
Il nostro elenco si conclude con lo schema shelf-layout. Questo particolare tipo di schema nasce combinando i tracciati perimetrali con quelli walk-in. L’accessibilità alle singole aree del plastico resta molto buona, così come l’effetto scenografico. Una particolarità di questo schema è nella presenza, in molti casi, di vari tracciati posti l’uno sopra all’altro, progettati per essere del tutto indipendenti tra di loro. Questo schema è consigliato soprattutto ai modellisti ferroviari più esperti che desiderano realizzare un plastico unico nel suo genere e altamente personalizzato.
Come scegliere lo schema
Per poter scegliere lo schema è importante valutare diversi fattori. Ogni ferromodellista ha specifiche esigenze, in base ai gusti personali, allo spazio che si ha a disposizione e anche in virtù del tipo di utilizzo che si andrà a fare del plastico. I singoli tipi di schema possono rispondere in maniera differente a queste caratteristiche.
Di seguito potete trovare quali sono i principali elementi da analizzare. Seguendo queste linee guida riuscirete a decidere qual è lo schema adatto alle vostre necessità.
#1 Lo spazio
Il primo elemento da considerare è lo spazio. In base alla superficie che si ha a disposizione potrebbe essere meglio usare specifici schemi. Ad esempio se il tracciato deve occupare poco spazio è meglio puntare su percorsi più semplici, dove è possibile ridurre di molto le dimensioni. Chi invece ha molto spazio a disposizione potrebbe preferire soluzioni che consentono di muoversi liberamente all’interno del plastico. Non bisogna inoltre dimenticare che la grandezza scelta per lo schema influenza anche i costi della costruzione di tutta la struttura.
#2 L’accessibilità
Un altro fattore fondamentale è l’accessibilità del plastico. Come abbiamo visto nell’esposizione degli schemi alcuni consentono di raggiungere senza difficoltà le varie aree che compongono il plastico. Più il tracciato è ampio più è utile potersi muovere liberamente al suo interno. Nel corso del tempo potrebbero esserci problemi di vario genere, come ad esempio dei guasti, che possono richiedere il nostro intervento. Con un plastico facilmente accessibile possiamo risolvere tutto senza rischiare di danneggiare ulteriormente il tracciato e il paesaggio costruito intorno.
Uno schema poco accessibile potrebbe rendere necessario smontare alcune sezioni (con il rischio di ulteriori danni), o addirittura di camminare sul plastico stesso. Meglio prevenire queste eventualità studiando un tracciato ad hoc.
Come progettare uno schema
Dopo aver scelto la propria opzione tra i vari schemi per i plastici ferroviari arriva il momento di passare alla progettazione vera e propria. Si possono utilizzare soluzioni analogiche, come si faceva un tempo, ma il nostro suggerimento è di preferire dei moderni software per la progettazione. Ne esistono di diversi, e basta una rapida ricerca in rete per scoprire quali sono i più adatti alle vostre esigenze. Il vantaggio di usare dei software dedicati è nella possibilità di visualizzare il progetto prima che esso venga realizzato: un buon modo per capire se è il tracciato che fa effettivamente al caso nostro.
Uno degli elementi più importanti da valutare mentre si progetta il proprio tracciato è l’ampiezza delle curve, in riferimento anche alla velocità dei modelli di treno. Una curva troppo stretta dopo un rettilineo molto lungo potrebbe far perdere il controllo del modellino. Anche la pendenza è una caratteristica da non sottovalutare, che potrebbe far rallentare o accelerare i treni.
Non bisogna dimenticare che in fase di progettazione si iniziano a fissare tutti i punti più importanti del tracciato, come ad esempio gli scambi ferroviari. Anche la presenza di eventuali gallerie è importante da indicare durante il progetto preliminare.
#1 I vantaggi del modellismo ferroviario digitale
Fino a qualche tempo fa la progettazione di uno schema ferroviario doveva andare di pari passo con le necessità di un controllo di tipo analogico, con uno o più trasformatori che gestivano l’accensione e lo spegnimento e che permettevano un controllo molto limitato dei singoli trenini. Oggi la situazione è cambiata, grazie alla presenza delle moderne centraline digitali e di trenini in grado di rispondere a singoli comandi.
Utilizzando una centralina digitale possiamo scegliere quali treni devono muoversi e quali invece devono restare fermi. Il risultato è un’esperienza più divertente e coinvolgente, ed è anche meno complessa. Nel modellismo analogico calcolare tutti i singoli incroci e scambi è un dettaglio fondamentale, perché altrimenti rischiamo di provocare incidenti. Con il modellismo ferroviario digitale tutto ciò non è più un problema: basta fermare i treni al momento giusto per evitare che si scontrino tra di loro.
Oltre alla centralina abbiamo bisogno che i singoli modellini di treno abbiano un decoder, in grado di ricevere il segnale e di tradurlo in uno specifico comando.
Conclusioni
In base al tipo di schema che andremo a scegliere avremo una differente esperienza durante l’utilizzo del plastico. Per questo bisogna analizzare con cura tutti i pro e i contro di ogni singola opzione. Dopo aver scelto lo schema si può procedere con la progettazione e la realizzazione del plastico in ogni suo dettaglio.
Contattatemi se desiderate un preventivo per il vostro plastico personalizzato, o se avete bisogno della consulenza di un esperto nel mondo del modellismo ferroviario.