Innanzitutto, mi piacerebbe spiegare di cosa si parla quando si usa il termine “diorama”, termine dal quale ho preso spunto per il nome della mia attività, proprio perché ne condivido il concetto.

Nel vocabolario italiano, solitamente, il termine “diorama” viene associato a quello più comune di “plastico” mentre fra di essi vi sono differenze anche di non poco conto. Il diorama si differenzia da un plastico per la ricchezza di dettagli che lo caratterizzano. Partendo dalle sfumature di colori, passando poi per la resa prospettica e l’ambientazione in un determinato contesto naturalistico.

Un diorama si potrebbe definire come un dipinto tridimensionale dove giocano un ruolo importante l’illuminazione e la possibilità di poterlo ammirare praticamente a 360°.

Mentre nei plastici, ad esempio quelli esposti nelle vetrine delle agenzie immobiliari, le colorazioni sono a tinta unita e le superfici sono praticamente tutte perfettamente lisce, nei diorami per rendere la naturalezza al massimo si arriva a sporcare e a lesionare gli elementi che lo compongono come se fossero stati usurati dalle intemperie e dal tempo. Io stesso quando promuovo le mie realizzazioni ne parlo con il termine di “plastico ferroviario” ma questo solo perché il termine diorama è poco conosciuto alla grande massa e, soltanto dopo un approfondimento si riesce ad apprezzare ciò che realmente sta dietro il vocabolo “diorama”. Il diorama in pratica è la riproduzione in scala di diverse ambientazioni ed eventi naturalistici, architettonici o storici. In un diorama possiamo trovare riprodotte un’infinità di scene di vita quotidiana, rievocazioni storiche, paesaggi puramente naturalistici, luoghi reali e di fantasia e quanto altro. Inoltre, un diorama si può dividere in due grandi categorie che lo caratterizzano in maniera significativa ovvero: il diorama statico e il diorama dinamico.

Il Diorama nel Modellismo: le sue origini

I primi diorami, tuttora conservati presso il Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, in provincia di Pisa, vengono comunemente attribuiti a Paolo Savi, geologo e ornitologo italiano e risalgono alla prima metà del XIX secolo. Furono da lui realizzati, in maniera particolarmente accurata, con finalità scientifiche e didattiche. Tuttavia, la paternità dell’invenzione dei diorami viene universalmente attribuita al francese Louis Daguerre, fisico, chimico e noto artista. Contrariamente all’utilizzo che ne fece Paolo Savi, Daguerre, tra l’altro noto come creatore del processo fotografico chiamato dagherrotipo, costruì i suoi diorami per un uso prettamente teatrale. La ricchezza dei particolari delle sue scenografie entusiasmò gli spettatori dell’epoca. Il diorama si presentava come l’anello di congiunzione tra una visione bidimensionale e quella tridimensionale, al punto che Honoré de Balzac arrivò a definirlo la “Meraviglia del secolo”.

Il Diorama nel Modellismo: le principali tipologie

Il trascorrere del tempo ha visto ampliarsi i campi di utilizzo del diorama. Attualmente, la maggior parte di essi vengono realizzati a scopi didattici, scientifici ed espositivi. In grande evoluzione è la sua crescita nel campo del modellismo statico e dinamico, con un occhio particolare per l’ambito ferroviario. Il diorama riesce a soddisfare le più diverse tipologie di modellismo, quali ad esempio:

#1 Il diorama ferroviario

Il diorama ferroviario è sicuramente il più diffuso e rappresenta, in scala, tratte ferrovia realmente esistenti oppure di fantasia. Treni e locomotive sfrecciano lungo le linee che li compongono dando al plastico un effetto dinamico non indifferente. Sono sempre più curati e dettagliati e quasi nulla viene lasciato al caso. Dalle luci nei vagoni, al fumo che esce dalle antiche locomotive a carbone, tutta l’ambientazione, che circonda la linea ferroviaria, richiama a luoghi significativi e particolarmente interessanti. Naturalmente si può dare libero sfogo anche alla fantasia e all’immaginazione, creando luoghi surreali e non vincolati ad una loro reale esistenza. Tendenzialmente di tratta di manufatti di dimensioni apprezzabili tenendo poi presente che alcuni di essi possono essere ampliati o ridotti a piacere tramite soluzioni modulari interconnettibili tra loro. La loro funzionalità viene garantita da una centralina prima analogica ed ora digitale. Questi pannelli di controllo si fanno man mano più complessi ed arrivano a gestire elettronicamente un gran numero di convogli con arrivi, partenze e relativi scambi, oltre, naturalmente, a gestire l’illuminazione e i meccanismi funzionanti che vengono inseriti nell’ambientazione.

#2 Il diorama Presepe

Un’altra tipologia di diorama particolarmente diffusa è quella che rappresenta la Natività. Il Presepe è presente nelle famiglie cattoliche ormai da parecchio tempo e, per questo motivo, si è sviluppato con le più diverse caratteristiche di dimensione e singolarità. In queste rappresentazioni sono predominanti sia il lato naturalistico che quello legato al contesto storico-sociale che si vuole raccontare.

Ruscelli, stagni, greggi di pecore, carovane di cammelli sembrano animati di vita propria. Mentre riguardo la vita sociale, i mestieri e le professioni vengono esaltate da movimenti caratteristici e confermati dall’abbigliamento tradizionalmente riconosciuto dei personaggi stessi.

#3 Diorami nei musei

Un altro grande settore di utilizzo è quello legato all’esposizione museale con la ricostruzione di scenari, eventi, personaggi storici e animali. Spesso e volentieri, questi ultimi, vengono riprodotti a grandezza naturale, dando vita a rappresentazioni di dimensioni anche notevoli.

#4 Diorami a tema militare

L’ultima tipologia di diorama di cui voglio parlarti riguarda il tema militare. Si tratta di un tipo di ricostruzione molto diffuso in cui vengono rappresentate situazioni legate al contesto bellico, come ad esempio la Seconda Guerra Mondiale.

Possiamo distinguere questi paesaggi tra 2 principali categorie:

  • Diorama che riproduce un evento storico: molti appassionati decidono di realizzare un paesaggio ispirato a qualcosa che è accaduto realmente, come lo sbarco in Normandia o la battaglia di Pearl Harbour. In questa situazione diventa molto importante la fedeltà dal punto di vista storico, per cui è importante che ogni struttura o veicolo corrisponda esattamente al contesto in cui è stata collocata
  • Diorama che riproduce un evento fantasioso: la seconda categoria si riferisce a quei diorami che non hanno l’obiettivo di riprodurre una battaglia in particolare. Si tratta di rappresentazioni decontestualizzate, in cui la fantasia del soggetto prende il sopravvento per dar vita a qualcosa di completamente nuovo

Questa categoria di diorami lascia più spazio ai veicoli e alle strutture, che assumono il ruolo di narratori. Il paesaggio naturale funge invece da spettatore dell’evento storico, aiutando chi osserva a contestualizzarlo.

Conclusione

Nonostante il loro utilizzo anche in ambiti scientifici e didattici possiamo definire i diorami come rappresentazioni artistiche, in quanto, alcuni di essi, raggiungono livelli qualitativamente molto elevati.

Nel mio caso quello che era semplicemente un hobby si è trasformato in un lavoro che mi coinvolge e mi appassiona.